7.9. FONDI PER RISCHI E ONERI
7.9.1. Definizione
I Fondi per rischi e oneri accolgono gli accantonamenti destinati a coprire perdite o rischi aventi le caratteristiche di: i) natura determinata, ii) esistenza certa o probabile, iii) ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla chiusura dell’esercizio.
Dalla definizione sopra indicata è evidente che affinché una posta sia iscrivibile nei Fondi per rischi e oneri è necessario sia presente almeno un elemento di indeterminatezza, nell’esistenza (la passività potrà essere certa o anche potenziale/probabile), nell’ammontare (nel senso che non è definito il quantum esatto della passività, ma è comunque stimabile) ovvero nella data di sopravvenienza (non è certa la data in cui la passività si manifesterà).
Qualora, invece, per una passività sia certa l’esistenza, sia certo l’ammontare e sia certa la data di scadenza, evidentemente essa non potrà classificarsi nei Fondi per rischi e oneri, rappresentando un vero e proprio debito.
I Fondi per rischi e oneri non sono mai utilizzati per rettificare i valori dell’Attivo. Pertanto i Fondi svalutazione crediti, i Fondi di ammortamento, i Fondi svalutazione immobilizzazioni finanziarie non sono Fondi per rischi e oneri ed hanno natura differente; per le caratteristiche di iscrizione e determinazione del Fondo svalutazione crediti e dei Fondi di ammortamento si rinvia ai paragrafi di riferimento delle relative voci (Crediti, Immobilizzazioni materiali e immateriali, Immobilizzazioni finanziarie).
I Fondi per rischi e oneri non devono essere utilizzati per attuare politiche di bilancio, quindi non devono essere iscritti qualora privi di giustificazione economica. Gli stessi sono costituiti in osservanza ai principi generali del Bilancio e ai postulati di competenza economica e di prudenza. Pertanto è vietata l’iscrizione in Bilancio di Fondi per rischi e oneri generici ovvero la modifica degli importi accantonati ai fondi per rischi e oneri se non a seguito di eventi specificatamente documentabili.
7.9.2. Classificazione
I Fondi per rischi e oneri si distinguono in:
- Fondi per rischi: rappresentano una passività di natura determinata ed esistenza probabile, i cui valori sono Si tratta, quindi, di passività potenziali connesse a situazioni già esistenti alla data di Bilancio, ma caratterizzate da uno stato d’incertezza il cui esito dipende dal verificarsi o meno di uno o più eventi in futuro;
- Fondi per oneri: rappresentano una passività di natura determinata ed esistenza certa, stimata nell’importo o nella data di sopravvenienza, connessa a obbligazioni già assunte alla data di Bilancio, ma che avranno manifestazione numeraria negli esercizi successivi.
La principale differenza tra agli accantonamenti a Fondi per rischi e quelli ai Fondi per oneri è rappresentata dal fatto che per questi ultimi il componente negativo di reddito sarà certamente sostenuto, mentre nel caso di un rischio specifico esso verrà probabilmente sostenuto.
La struttura della contabilità generale per i Fondi per rischi ed oneri può essere la seguente:
DESCRIZIONE |
Fondi per rischi ed oneri |
Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili |
Fondo incentivi personale progettazione art. 93 D. Lgs. 163/2006 |
Fondo comune d’Ateneo (da proventi commerciali) per personale |
Fondo rinnovi contrattuali |
Altri fondi per il personale |
Fondo per imposte, anche differite |
Fondo rischi per imposte pregresse |
Fondo per IRAP differita |
Altri fondi per rischi ed oneri |
Fondo per contenziosi in corso |
Fondo per rischi su progetti rendicontati |
Fondi per il personale ex artt. 87 e 90 CCNL – Risorse variabili |
Fondo altri oneri per il personale (indennità di reperibilità) |
Fondo risultato dirigenti |
Fondo progettazione personale Ufficio Tecnico |
Altri fondi per rischi ed oneri |
TAB. 20 – FONDI PER RISCHI E ONERI: STRUTTURA DELLA CONTABILITÀ