7.7. RATEI E RISCONTI
7.7.1. Premessa
In questa sezione sono riportate le regole generali di rilevazione e di valutazione dei Ratei e dei Risconti. Le disposizioni relative a specifiche tipologie tipiche del settore universitario, ossia quelle relativi ai progetti di ricerca, sono approfonditi nella corrispondente voce di CE.
7.7.2. Definizione
Uno dei principi fondamentali della contabilità economico patrimoniale è quello della competenza economica (cfr. paragrafo 4.1) in base al quale in ciascun esercizio devono essere rilevati tutti i costi e tutti i ricavi delle operazioni che si sono manifestate nell’esercizio indipendentemente dal momento in cui si realizza la corrispondente movimentazione finanziaria (pagamento del costo e/o incasso del ricavo).
Una particolare fattispecie è quella delle operazioni che si manifestano a cavallo tra due esercizi, ossia quelle che hanno inizio in un esercizio e terminano nell’esercizio successivo, la cui manifestazione finanziaria può essere anticipata (all’inizio del periodo di riferimento) oppure posticipata (alla fine del periodo di riferimento).
Requisiti fondamentali per l’identificazione dei ratei e dei risconti sono:
- l’esistenza di operazioni che generano costi/ricavi in proporzione al decorrere del tempo e che iniziano in un esercizio e terminano in un altro esercizio;
- la manifestazione finanziaria delle operazioni si realizza in uno degli esercizi in cui iniziano o terminano gli effetti economici delle operazioni.
Per tali tipologie di operazioni è opportuno distinguere l’entità del costo/ricavo da imputare in ciascuno degli esercizi in cui l’operazione manifesta i suoi effetti. Tale imputazione di costi/ricavi nei due esercizi comporta la determinazione dei ratei (attivi o passivi) oppure dei risconti (attivi o passivi).
7.7.3. Classificazione
I Ratei rappresentano quote di costi o di proventi maturati nell’esercizio in corso e che avranno manifestazione finanziaria in esercizi successivi. Se l’operazione genera costi si parla di ratei passivi, se invece genera proventi o ricavi si avranno i ratei attivi.
Nel seguito sono riportate due esemplificazioni:
- Rateo attivo: canone di locazione a favore dell’Ateneo incassato alla fine di ogni trimestre 01 – 30.04 – 31.07 – 31.10; al 31.12.20XX occorrerà rilevare la quota del provento della locazione corrispondente ai mesi di novembre e dicembre, ma la cui manifestazione finanziaria di incasso avverrà in data 30.01.20XX+1;
- Rateo passivo: interessi passivi su mutuo, per rate semestrali posticipate con pagamento il 30.04 e il 31.10; al 31.12.20XX si rileva la quota di interessi passivi maturati nei mesi di novembre e dicembre, ma la cui manifestazione finanziaria si avrà con il pagamento della rata il 04.20XX+1.
I Risconti rappresentano quota di costi o di proventi la cui manifestazione finanziaria è già avvenuta ma sono di competenza economica in un esercizio successivo. In tali casi si dice anche che una parte dei costi o dei ricavi (già manifestatisi sotto il profilo meramente finanziario) viene sospesa o rinviata all’esercizio successivo.
Se l’operazione genera costi si parla di risconto attivo (poiché una parte del costo, già interamente pagato, viene stornato e rinviato al futuro esercizio), mentre se l’operazione genera ricavi si parla di risconto passivo (poiché una parte del ricavo, già interamente incassato, viene stornato e rinviato al futuro esercizio).
Nel seguito sono riportate due esemplificazioni:
- Risconto attivo: premio assicurativo pagato anticipatamente per il periodo 01.11 – 30.04; al 31.12.20XX occorrerà identificare la quota del premio assicurativo già pagata in data 11.20XX ma riferita al periodo 01.01.20XX+1 – 30.04.20XX+1;
- Risconto passivo: tasse studentesche per iscrizione anno accademico n – n+1 incassate anticipatamente entro il 31.12.20XX; al 31.12.20XX occorrerà rilevare la quota delle tasse universitarie riferibili ai mesi dell’anno accademico dell’esercizio 20XX+1, ossia quelle da gennaio 20XX+1 sino al termine dell’anno accademico.
Sulla base di quanto sopra esposto si può sinteticamente riportare tale schema per la corretta identificazione dei Ratei e Risconti, attivi e passivi:
EFFETTI ECONOMICI | MANIFESTAZIONE FINANZIARIA POSTICIPATA | MANIFESTAZIONE FINANZIARIA ANTICIPATA |
Costi | Rateo passivo | Risconto attivo |
Ricavi | Rateo attivo | Risconto passivo |
TAB. 19 – RATEI E RISCONTI
7.7.4. Rilevazione e criteri di valutazione
I Ratei e Risconti si rilevano in relazione ai corrispondenti costi o ricavi che li hanno generati.
Per ciò che concerne l’importo dei Ratei e dei Risconti essi sono determinati mediante la ripartizione del ricavo o del costo in base al criterio temporale (ovvero proporzionalmente al tempo), al fine di attribuire la quota parte di competenza dell’esercizio in corso. Occorre precisare che il criterio del tempo fisico si applica ai contratti di durata nei quali i corrispettivi risultano addebitati/accreditati per periodi temporali equidistanti (bimestre, trimestre, quadrimestre, semestre), uno dei quali è a cavallo di due esercizi.
Ad esempio, in data 1° ottobre è stato pagato anticipatamente un fitto per il semestre ottobre-marzo; al 31 dicembre è necessario iscrivere un Risconto attivo pari a metà dell’importo pagato.
La rilevazione contabile dei Ratei e Risconti è effettuata, quindi, a fine esercizio e fa parte delle c.d. scritture di assestamento (si veda paragrafo 6.6.1) mediante le quali viene verificata e garantita l’applicazione del principio di competenza economica dei componenti di reddito.
Il calcolo e la contabilizzazione dei Ratei attivi e passivi rientrano nelle c.d. scritture di integrazione in quanto vengono aggiunti componenti positivi o negativi di reddito non rilevati in precedenza; mentre la definizione e la registrazione dei Risconti attivi e passivi rappresentano le c.d. scritture di rettifica in quanto si stornano componenti positivi o negativi di reddito rilevati durante l’esercizio per rinviarli a quello successivo.
I costi e i ricavi sospesi o anticipati rilevati in un esercizio mediante la tecnica contabile dei Ratei e dei Risconti devono incidere sul risultato dell’esercizio successivo. In particolare, successivamente all’apertura generale dei conti, è necessario che i singoli ratei e risconti vengano chiusi girando gli importi direttamente ai conti di costi e di ricavo di competenza.
I criteri di valutazione devono tener conto degli elementi informativi a disposizione circa l’entità dei costi e dei ricavi da imputare o da sospendere al futuro esercizio, ivi incluse eventuali rischi di esigibilità dei proventi.