Ai sensi della L. 145/2018, il DM 35875 dell’11 marzo 2019 prevede che il fabbisogno programmato per l’anno 2020 del sistema universitario sarà determinato sulla base del fabbisogno realizzato per l’anno 2019, al netto della differenza tra la media delle riscossioni e dei pagamenti per ricerca dell’ultimo triennio, incrementato del tasso di crescita del PIL reale.
L’art. 3 del Decreto prevede, al comma 2, che dal 1°settembre 2019 le università pubbliche trasmettano i pagamenti per ricerca di cui all’art. 1 comma 4, valorizzando, in aggiunta ai dati essenziali già previsti, i campi presenti nella struttura «Classificazione dati SIOPE uscite», secondo le istruzioni riportate nell’Allegato 3 al decreto stesso. Per far sì che un pagamento venga trasmesso con i campi aggiuntivi di cui all’Allegato 3 e che quindi sia riconosciuto come pagamento per ricerca – che non concorre alla determinazione del fabbisogno finanziario dell’Ateneo – è necessario intervenire sul sistema EASY, così come evidenziato nella breve guida diffusa da Tempo Srl, che si invita a leggere attentamente.
A decorrere dall’esercizio 2021, per gli enti che non avranno rispettato il fabbisogno finanziario programmato nell’esercizio precedente, il MIUR prevede penalizzazioni economiche commisurate allo scostamento registrato.
Nel corso delle riunioni già fissate tra Ufficio Bilanci e CGA (secondo il calendario pubblicato) saranno fornite ulteriori indicazioni e spiegazioni e chiariti eventuali dubbi in merito.