Immobilizzazioni immateriali

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Le concessioni sono provvedimenti emessi dalla PA con cui a un soggetto è attribuito il diritto all’esecuzione di servizi oppure diritti di utilizzo di beni di competenza esclusiva dell’Ente concedente.

Le concessioni possono, quindi, riguardare:

  • diritti su beni di proprietà degli enti concedenti (sfruttamento in esclusiva di beni pubblici quali ad esempio il suolo demaniale);
  • diritto di esercizio di attività proprie degli enti concedenti (gestione regolamentata di alcuni servizi pubblici quali ad esempio autostrade, trasporti, parcheggi).

L’iscrizione nelle Immobilizzazioni immateriali è limitata alla quota pagata una tantum al momento dell’ottenimento della concessione. Eventuali canoni annui corrisposti per la stessa saranno invece imputati a CE dell’esercizio.

La licenza rappresenta invece una serie di atti amministrativi con cui un soggetto è autorizzato ad esercitare una data attività. Possono avere natura pubblicistica (licenze amministrative) sia natura privatistica (licenze d’uso su brevetti, invenzioni e simili). Una particolare categoria ampiamente diffusa nel mondo universitario può essere quella delle licenze software per le quali valgono specifiche considerazioni.

Il marchio, infine, è un segno distintivo dell’Ateneo oppure di un suo prodotto o di servizio. L’iscrizione dei costi in tale voce può avvenire sia a seguito di produzione interna, sia a seguito di acquisizione a titolo oneroso da terzi, mentre non è iscrivibile il marchio ricevuto a titolo gratuito. Nel caso di produzione interna, poiché il marchio è finalizzato alla mera distinzione commerciale del proprio prodotto (di più prodotti o dell’Ateneo) rispetto a quello della concorrenza, i costi interni iscrivibili in questa voce vanno intesi in senso restrittivo e possono ricondursi essenzialmente ai costi diretti interni ed esterni, strettamente correlati all’ottenimento del marchio.

Immobilizzazioni in corso e acconti

Le Immobilizzazioni immateriali in corso sono costituite da tutti quei costi sostenuti per l’acquisizione di un bene immateriale ovvero tutti quei costi pluriennali per i quali alla data di Bilancio non si dispone della piena titolarità del diritto ovvero non ancora completati a tale data e quindi non ancora produttori dei correlati benefici economici.

Altre immobilizzazioni immateriali

La voce “Altre Immobilizzazioni immateriali” è di natura residua ed è destinata ad accogliere tutti i beni immateriali ovvero altri costi ed oneri pluriennali che, pur possedendo tutti i requisiti delle Immobilizzazioni immateriali, non possono essere specificatamente classificati in nessuna delle precedenti voci esaminate.

Tra gli esempi più ricorrenti di altre Immobilizzazioni immateriali vi sono:

  • know-how: si tratta di un insieme di conoscenze tecniche, di informazioni non accessibili al pubblico e indispensabili per produrre un bene, erogare un servizio ovvero attuare un processo produttivo. Il know-how può essere iscritto come posta autonoma tre le altre Immobilizzazioni immateriali a condizione che, oltre al rispetto dei requisiti di carattere generale, sia stato acquisito a titolo oneroso da terzi;
  • costi per migliorie su beni di terzi: trattasi di costi di natura straordinaria sostenuti su beni di proprietà di terzi ma a disposizione dell’Ateneo (affitto, leasing, uso, godimento, diritti di superficie ecc.) che comportano un incremento di utilità del bene su cui sono stati sostenuti (miglioramento, ampliamento o ammodernamento del bene). Tali costi sono iscritti nella voce Altre Immobilizzazioni immateriali qualora le migliorie e le spese incrementative non siano separabili dai beni stessi, ossia non possano avere una loro autonoma funzionalità. In caso contrario, qualora le migliorie siano separabili dai beni stessi, i costi sostenuti possono essere iscritti nella categoria di appartenenza tra le Immobilizzazioni materiali. A titolo di esempio la realizzazione di una costruzione leggera adiacente un edificio concesso in comodato all’Ateneo, seppur possa essere considerata una miglioria dell’edificio principale, andrà capitalizzata nella voce “Costruzioni Leggere” e non in “Migliorie su Beni di Terzi” in quanto separatamente identificabile e non si confonde con l’edificio principale;
  • oneri accessori sui finanziamenti: si tratta dei costi sostenuti per ottenere un finanziamento, come ad esempio spese per l’istruttoria, imposta sostitutiva sui finanziamenti e altri costi simili sostenuti una tantum al momento dell’ottenimento o dell’erogazione del finanziamento. Tali costi sono classificati nella Voce “Altre Immobilizzazioni immateriali” a condizione che il finanziamento sia effettivamente erogato/ottenuto. Qualora a seguito dell’istruttoria i finanziamenti non vengano concessi, i costi eventualmente sostenuti saranno imputati a CE dell’esercizio;
  • Una particolare tipologia di costi iscrivibili nella categoria delle altre Immobilizzazioni sono i costi per software per i quali è necessario distinguere se si tratti di software di base (costituito dall’insieme delle istruzioni indispensabili per il funzionamento dell’hardware) oppure di software applicativo (costituito dall’insieme delle istruzioni che consentono l’utilizzo di funzioni del software di base al fine di soddisfare specifiche esigenze dell’utente), in quanto i costi sostenuti per il software di base sono iscritti nella medesima categoria delle Immobilizzazioni materiali a cui appartiene l’hardware di riferimento, mentre i costi del software applicativo possono essere iscritti nelle Immobilizzazioni immateriali quando si riferiscono a:
    • software applicativo acquistato a titolo di proprietà oppure acquisto a titolo di licenza d’uso con pagamento di una quota una tantum;
    • software applicativo prodotto per uso interno “non tutelato”: possono essere capitalizzati solo i costi diretti sostenuti per l’ottenimento del software, quindi devono essere specificatamente riferibili al progetto di realizzazione del software e, pertanto, devono essere attendibilmente documentabili.

I costi per il software applicativo acquistato a titolo di licenza d’uso a tempo determinato con pagamento di un corrispettivo periodico sono imputati a CE quando sostenuti mentre i costi per il software applicativo prodotto per uso interno “tutelato” ai sensi della legge sui diritti d’autore, sono iscritti nella voce “Diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno” della classe “Immobilizzazioni immateriali”. Inoltre è possibile sostenere solo i costi sostenuti dopo che vi sia ragionevole certezza del completamento del progetto e che il software sia idoneo all’uso per il quale sia stato progettato;

  • Oneri pluriennali relativi ai cd. “costi ambientali”. Si tratta di costi per il cui trattamento occorre rifarsi alla Raccomandazione della Commissione Europea del 30 maggio 2001, relativa alla rilevazione, alla valutazione e alla divulgazione di informazioni ambientali nei conti annuali. In base al punto n. 13 della Raccomandazione, le spese ambientali possono essere capitalizzate quando sono destinate a servire durevolmente alle attività dell’organizzazione e se, inoltre, è soddisfatto uno dei seguenti criteri:
    1. i costi sono collegati ai vantaggi economici futuri di cui l’organizzazione dovrebbe beneficiare e che permettono di prolungare la vita, aumentare la capacità o migliorare la sicurezza o l’efficienza di attività al di sopra del loro rendimento valutato in origine; o
    2. i costi riducono o impediscono la contaminazione ambientale che potrebbe essere causata dalle future attività dell’impresa.

Ad esempio, la certificazione della “carbon footprint” (impronta energetica) dell’Ateneo, se si ritiene che la certificazione consentirà all’Ateneo di conseguire vantaggi economici futuri in quanto, in coerenza con la missione e la visione di «Tor Vergata» legate allo sviluppo sostenibile, contribuirà a dimostrare in modo fattivo ai portatori di interessi l’accountability dell’Università in tema di lotta ai cambiamenti climatici e a rendere sempre più credibile la reputazione ambientale dell’Ateneo, sarà iscritta in questa voce.